Scommesse, ora si può incassare la vincita prima della fine della partita. Arriva il cash out

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Le nuove regole del Ministero dell’Economia e delle Finanze sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale, e la novità è di quelle che non passano inosservate. D’ora in poi sarà possibile liquidare le vincite prima della conclusione degli eventi sportivi con un importo ridotto. In sostanza, le scommesse potranno essere rinegoziate, ed eventualmente riscosse, prima della conclusione: è ciò che in gergo tecnico viene definito con il nome di cash out. Basta aspettare circa un mese e sia gli appassionati di betting che i bookmaker potranno mettere in pratica la novità. Le modifiche che sono state stabilite dal ministero dell’Economia e delle Finanze prevedono che i bookmaker del nostro Paese potranno scegliere se pagare le scommesse a quota fissa o se rinegoziarle.

Che cosa cambia

Si tratta di un’occasione preziosa in modo particolare per coloro che giocano sugli eventi sportivi. Basti pensare, per esempio, ai sistemi che si basano su puntate su vari match di campionato. Chi sceglie un sistema può decidere, prima che si giochi l’ultima partita (per esempio se è un posticipo) di domandare al bookmaker di vedersi liquidata la vincita (ovviamente se i risultati di tutte le altre partite sono stati indovinati). A quel punto la società di scommesse abbassa la quota, e quindi eroga una vincita più bassa, ma il vantaggio è che alla fine il giocatore vincerà, anche se meno rispetto a quel che verrebbe garantito dalla quota completa. Meglio poco ma sicuro che tanto ma non certo, insomma.

Il settore delle scommesse sportive

Anche i bookmaker hanno la facoltà di proporre il cash out, e ovviamente gli scommettitori sono sempre liberi di rifiutare o di accettare la proposta. Quel che è certo è che nel corso degli ultimi 10 anni il settore delle scommesse sportive ha conosciuto dei cambiamenti davvero significativi, ed è questa la ragione per la quale la disciplina deve essere modificata, così da riuscire a contrastare il gioco irregolare e l’offerta che ne sta alla base. A sottolinearlo sono proprio le premesse del provvedimento che è stato adottato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e che si è tramutato in legge. Un altro cambiamento significativo è quello relativo alle poste minime e alle poste massime delle giocate. Fino ad ora il minimo di una puntata era di 2 euro, mentre adesso è diventato di 1 euro. In più, per gli eventi sportivi è stato aumentato il limite di vincita massimo, che non è più di 10mila euro ma di 50mila.

Le novità

Nel novero degli interventi previsti, come un bonus scommessa ci sono il riconoscimento degli errori materiali delle quote e le relative correzioni. Nel corso degli ultimi tempi era cresciuto il contenzioso fra gli scommettitori, l’Agenzia delle Dogane e i concessionari. Per esempio, poteva succedere che dopo aver sbagliato una quota un bookmaker continuasse ad accettare le puntate su una partita. Ebbene, da adesso sarà facoltà dei concessionari chiedere il riconoscimento degli errori all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con il successivo ricalcolo delle quote, ovviamente corrette.

Un vantaggio anche per il Fisco: ecco per quale motivo

Prima di questa novità, i bookmaker erano costretti a pagare le vincite ai giocatori. Esistono scommettitori che si basano proprio sulla ricerca degli errori materiali. Intervenire sugli errori di quota va a vantaggio non solo dei concessionari ma anche dell’Erario: infatti, da quando è passata la tassazione sul margine, diminuire gli errori di quota vuol dire limitare una crescita esponenziale degli importi delle vincite che comporta al tempo stesso la riduzione del margine al quale si applica l’aliquota di imposta unica.